LA STORIA DELLA LIRA

NASCITA DELLA LIRA

La Lira deriva dal latino libra ("bilancia"), e venne utilizzata per la prima volta, come valore di riferimento nell’Antica Roma, intorno al 211 a.C., durante la Seconda guerra punica, quando prendendo come riferimento un peso “la libbra” equivalente a 325 grammi, venne coniata, come unità monetaria, una piccola moneta d’argento che prese il nome di Denario (o più comunemente Denaro). Il suo valore iniziale era di 10 assi (*) ed un peso di 4,5 grammi, pari a 1/72 di una libbra romana, ed aveva come frazioni il quinario (1/2 denario) ed il sesterzio (1/4 di denario). 

La Lira nasce come moneta di conto con la riforma monetaria voluta da Carlo Magno Re dei Franchi (742-814), fondatore e Imperatore del Sacro Romano Impero. Tale riforma stabiliva che da una libbra o libra d’argento (434 grammi) fossero ricavati 240 Denari oppure 20 Soldi pertanto un Soldo valeva 12 Denari.

Le prime vere Lire però fecero la loro apparizione nella seconda metà del millecinquecento dopo tre secoli nei quali la moneta più usata e gradita era il Grosso. I primi Grossi furono battuti a Venezia sotto il Dogato di Enrico Dandolo (1192-1205), erano coniati in buon titolo d’argento (965 millesimi) e pesavano grammi 2,18 cioè 10 Denari.

LA LIRA DI VITTORIO EMANUELE III - IL RE NUMISMATICO

Tra i vari soprannomi affibbiati Vittorio Emanuele III viene ricordato anche come il Re numismatico. Infatti, fu un grande collezionista di monete ed appassionato studioso di numismatica, pubblicò il Corpus Nummorum Italicorum, monumentale opera (rimasta incompiuta) in 20 volumi, (1909 – 1943) ancora oggi fondamentale per lo studio di molte coniazioni di zecche Italiane.

Durante il suo regno volle una monetazione ricca e varia, con numerose monete prova e emissioni per collezionisti numismatici.

LA LIRA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Il referendum popolare del 2 giugno 1946 decreta la fine del Regno d'Italia e l'avvento della Repubblica, che fu proclamata ufficialmente il 18 giugno 1946. Come primo presidente della repubblica viene eletto Enrico De Nicola e sotto il governo di Alcide De Gasperi il primo parlamento liberamente eletto redige la nuova costituzione, entrato in vigore il primo gennaio 1948.

Il 6 settembre 1946 Enrico de Nicola, come capo provvisorio della Repubblica, autorizza per decreto la Zecca di Stato ad emettere la prima serie di monete da 1, 2, 5 e 10 lire, firmata dall'artista Giuseppe Romagnoli e dell'incisore Pietro Giampaoli

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