Se mentre spariamo continuiamo a respirare normalmente, il movimento del torace andrà ad influire sulle braccia e quindi, inevitabilmente, sulla stabilità dell’arma.

 

  • Quando si va in puntamento, i polmoni non devono essere né troppo pieni, né vuoti d’aria.
  • Prima di andare in punteria, bisogna fare una leggera iperventilazione e alzare il braccio sfruttando l’inspirazione d’aria.
  • Al momento dell’azione di scatto, i polmoni dovranno essere riempiti a circa tre quarti.
  • Un eccessivo riempimento, o svuotamento di essi, farà sentire il cuore, con relativi errori accidentali in altezza.

la respirazione

Nel tiro di precisione la respirazione è fondamentale, specie con le armi lunghe, ma anche nel tiro rapido ha comunque la sua importanza. Per limitare i relativi errori bisogna abituarsi a controllare il respiro nel momento in cui si prende la mira e si preme il grilletto. Questo deve avvenire per qualche secondo senza dilungarsi troppo, altrimenti il debito di ossigeno produrrà l’effetto opposto.

Pertanto bisogna integrate la pressione sul grilletto con il controllo del respiro, inspirando profondamente, espellere un po’ d’aria, e compiere la fase di scatto in parziale apnea espiratoria, rimanendo in linea con il nostro bersaglio. Ripetere l’operazione dopo circa 5 secondi.

In questa fase respiratoria il corpo è per qualche istante in una fase di quiete. Anche nel tiro rapido la respirazione è comunque importante. Nella fase di fuoco, che in queste tecniche avviene in tempi molto ristretti, la maggior parte dei tiratori sono in apnea e concentrati sul bersaglio. Tanto concentrati che di questa apnea quasi non ce se ne accorge. Ma questa condizione si raggiunge con l’esperienza ed il continuo allenamento.

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